Rufino Turranio - biografia
Il nostro Istituto porta il nome di Rufino Turranio, teologo, storico e monaco cristiano in epoca tardo-romana.
Nato a Iulia Concordia (odierna Concordia Sagittaria, tra Aquileia ed Altino), attorno al 345, Rufino Turranio passò la sua giovinezza fra Roma e Aquileia, dove condusse vita ascetica.
Intorno al 370 ricevette il battesimo dal vescovo Valeriano; tre anni dopo si trasferì in Egitto, terra d'origine della vita ascetica cristiana.
Qui incontrò molti celebri monaci; ad Alessandria frequentò maestri rinomati fra cui Didimo il Cieco, che gli fece scoprire i tesori dell'esegesi e della teologia di Origene.
Gli anni trascorsi in Egitto furono molto importanti per la sua formazione spirituale e intellettuale. Verso il 377 Rufino tornò a Gerusalemme, dove gli fu affidato un monastero maschile; tra il 387 e il 393 fu ordinato sacerdote, ma nel 393 fu coinvolto nell'attacco contro Origene e gli origenisti. Tornato a Roma nel 398 tradusse il "Perì Archôn" di Origene, eliminando le espressioni che non gli sembravano ortodosse. Questa scelta diede a Girolamo modo di scagliarsi contro di lui.
Tornato ad Aquileia si dedicò all’attività letteraria; scrisse “Spiegazione del Credo”, ma spese soprattutto il suo tempo alla traduzione degli scritti dei Padri greci per farli conoscere all'Occidente.
Con la venuta dei Goti di Alarico nel 408 abbandonò Aquileia; andò prima a Roma e poi nel monastero del Pineto a Terracina. Nel 410, subito dopo la caduta e il saccheggio di Roma si rifugiò con alcuni amici in Sicilia, dove morì nei primi mesi del 411.