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Concordia Sagittaria - realtà territoriale e contesto sociale

Concordia Palazzo

Concordia Sagittaria è un piccolo Comune situato nella parte più settentrionale del territorio della Città Metropolitana di Venezia, non lontano dal confine friuliano: essa si estende sulle anse del fiume Lemene, che ne caratterizza l'ambiente geografico ed economico, e sul territorio immediatamente circostante.

Ci sono testimonianze di insediamenti nella zona fin dal VIII secolo a.C., ma l'odierna Concordia Sagittaria si erge sull'ossatura dell'antica città romana di Iulia Concordia, nata nel 42 a.C come antica colonia a presidio di un importante incrocio della via Annia, tra Aquileia e Altino, con la Via Postumia. Nel III secolo d.C. diviene piazzaforte militare a guardia dei confini settentrionali, con una fiorente fabbrica di frecce (sagittae) che le deve l'attuale denominazione.

La località conserva un ruolo eminente in seno alla cristianità dovuto proprio al grande prestigio che essa ricoprì fin dai primi secoli dopo Cristo.

Ad oggi la cittadina di Concordia Sagittaria si sviluppa su una superficie di 66,5 Kmq con una popolazione complessiva di 10.300 abitanti circa, in una zona di pianura, un paesaggio agricolo, tipicamente padano, che ne ha caratterizzato l’economia, basata principalmente sull’agricoltura e sull’artigianato, con la presenza di grandi estensioni agricole e di piccole imprese artigianali. Il paese gode inoltre delle opportunità turistiche e lavorative per la vicinanza alle maggiori località balneari nella costa nordorientale del mar Adriatico.

Il Comune è costituito dal capoluogo – centro, da due località, Cavanella e Paludetto, e da due frazioni, Sindacale e Teson, poste in zone eterogenee e distanti geograficamente tra loro per caratteristiche ambientali-paesaggistiche e per lo sviluppo urbanistico.

Il patrimonio archeologico delle civiltà paleoveneta, paleocristiana e romana rappresenta il tratto distintivo della cittadina, visitata ogni anno da un gran numero di turisti per le peculiarità storico-culturali-ambientali e meta ogni anno di visite di  scolaresche di un vasto territorio circostante.

Concordia dispone di siti archeologici riconosciuti a livello nazionale e internazionale: moltissimi sono i monumenti, i resti e i reperti romani e antecedenti a essi che sono affiorati nei secoli, e che rappresentano la cornice archeologica in cui si svolge la vita quotidiana dei cittadini concordiesi.

Sono presenti nel territorio:

  • La Cattedrale di Santo Stefano Protomartire, chiesa principale del paese, dichiarata monumento di interesse nazionale. Essa rappresenta il culmine di una serie di edifici di culto che si sono succeduti nei secoli, dalla trichora martyrum che rappresentò il primo luogo di riunione della locale comunità cristiana, alla basilica apostolorum, basilica a tre navate con pavimento mosaicato consacrata nel 389 e caduta in disuso a seguito di alluvioni successive, alla cattedrale alto-medievale edificata tra il VII e VIII secolo e distrutta durante le invasioni degli Ungari due secoli più tardi, fino all'attuale edificio, il cui nucleo risale al X secolo con ampliamento a tre navate nel XIV secolo. La Cattedrale presenta numerose opere d'arte scultoree e pittoriche, tra cui l'acquasantiera, ricavata da una fontana del I secolo con sculture di leoni e animali marini.
  • Il Palazzo Vescovile, posto sul retro della Cattedrale, venne costruito intorno al 1450 in stile gotico veneziano, sebbene nel corso dei secoli abbia subito diversi rifacimenti e trasformazioni. Funge attualmente da canonica.
  • Il Battistero, uno dei primi esempi di prima arte romanica in Italia con influssi bizantini, risale all'XI secolo. All'interno vi sono numerosi affreschi risalenti all'inizio del XII secolo.
  • Un piccolo Museo archeologico situato all’interno del Palazzo Municipale, che funge da sede staccata o appendice del Museo Nazionale Concordiese, ubicato nella vicina città di Portogruaro, il quale accoglie la maggior parte dei reperti archeologici di Concordia Sagittaria.
  • Il Magazzino, visitabile su prenotazione, dove sono conservati numerosi reperti storici in attesa di essere collocati in una struttura idonea di prossima riqualificazione (l'attuale Villa Soranzo), il cui progetto è già stato approvato.
  • Il Museo Etnografico concordiese, ricco di reperti con ambientazioni complete di arredi e attrezzi della storia contadina dei primi del novecento.

Benché la residenza del Vescovo della Diocesi si trovi a Pordenone, il territorio conserva la dignità di Cattedrale.