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A Scuola con Baumgarten: Quando la Pedagogia incontra l’Estetica

Marco Dallari

A scuola con Baumgarten: quando la Pedagogia incontra l’Estetica *

Desidero anzitutto ringraziare il professor Luigi Russo e la Società Italiana d’Estetica per l’invito a partecipare a questo Convegno. Invito che mi onora e mi rende molto lieto poiché l’incontro e la collaborazione di Estetica e Pedagogia, sia nella dimensione teoretica che nelle implicazioni pratico educative, è sempre stata al centro delle mie riflessioni, della mia ricerca e delle pratiche nelle quali mi sono trovato coinvolto. Questo non solo per inclinazione e interesse personali, ma anche e soprattutto in ragione del fatto che considero questo incontro oggi più che mai necessario alla luce di alcune considerazioni che proverò brevemente ad esporre.

L’Estetica, disciplina prettamente moderna, è caratterizzata dallo sforzo di legittimare e rendere “universale” un argomento che prima del ’700 era ignorato o addirittura considerato un tabù: la soggettività. Quella della soggettività è una categoria che porta con sé la dimensione dell’affettività, delle “ragioni del cuore” e dunque l’irrazionalità, mentre dà rilievo alle storie personali più che alla Storia; l’Estetica si sforza di assegnare a queste dimensioni condizioni di necessità, universalità e legittimità, dando origine a un corpus di studi, ricerche e riflessioni all’interno di una tradizione filosofica priva, fino a questo momento, dell’attenzione a questi aspetti. Analizza e dà rilievo, dunque, a una sfera per la quale, per dirla con Kant, non possono valere i giudizi determinanti propri delle scienze meccaniche e naturalistiche, poiché in essa prevalgono i giudizi riflettenti, cercando di normare, e rendere così normali, procedimenti di pensiero tesi a costruire ed enunciare idee a partire dalle dimensioni dell’accidentale, del personale, del contestuale. Senza riferimenti logici non si dà conoscenza, ma quando si fonda solamente su questi la conoscenza diviene dottrina e, in ambito scolastico, materia. Alexander Gottlieb Baumgarten, dando inizio all’Estetica come teoria della conoscenza sensibile, dimostra come accanto alla verità scientifica, logica e matematica ci sia posto per una verità storica, retorica e poetica.

La dimensione estetica ha sempre faticato a veder riconosciute le sue suggestioni e le sue ragioni nella pratica educativa. […]

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