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10 febbraio 2024 - "Giorno del Ricordo"

10 febbraio 2024
Il ricordo viene da lontano e grida forte la propria urgenza… In un tempo che va veloce e dimentica facilmente, non lasciamo che nessuno ci neghi chi siamo e da dove veniamo. 
Il nostro passato sarà la nostra forza, ogni qualvolta sentiremo il bisogno di piantare nuove radici…
Gli allievi della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Rufino Turranio nel Giorno del Ricordo 2024.

Esuli
A bordo della nave, staccati da Pola
pensavano con ansia alle città che li aspettavano.
Strappati alla loro terra 
che sfilava con le coste bellissime
verso un domani ignoto.
E a Venezia una turba li accoglie
con grida ostili e rifiuta loro il cibo;
e a Bologna il treno non può fermarsi,
causa la folla nemica.
I bambini guardano intorno smarriti.
I genitori non hanno più niente da dare a loro.
II domani è un incubo.
Non li sentono fratelli gli Italiani,
una gente da rigettare, esuli.
Essi guardano tutto in silenzio
con gli occhi dilatati
dove le lagrime stanno ferme.
Il dolore di avere tutto perduto
si accresce di questo nuovo dolore.
Lina Galli

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[...] Per un esule, quale sono stato, la parola era il solo modo per difendere la mia identità. Sono nato a Spalato. Ho avuto un'infanzia privilegiata. La famiglia era ricca. Un nonno industriale del cemento. Poi la guerra. I rivolgimenti. La rapida fine di un mondo. Il mio mondo. Conoscevo il tedesco, il croato, l'italiano. In casa si parlava veneto. La Dalmazia aveva avuto una lunga storia con Venezia. La marina della Serenissima era composta di istriani e dalmati. Mi affascinavano le mescolanze di lingue, di storie e di uomini. [...]